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Spazio Operaio ci consente di divulgare alcuni concetti, in modo molto semplice, per il beneficio della classe operaia e di tutti i lavoratori salariati.
Per l'approfondimento, c'è la Scuola Rossa di Convergenza Socialista, scuola marxista-leninista per la formazione teorico-politica di tutti coloro che abbiano le capacità e la volontà di diventare parte dell’avanguardia della classe operaia.

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Principi organizzativi

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Il partito marxista-leninista è avanguardia della classe operaia.

I principi organizzativi di Convergenza Socialista, partito marxista-leninista, sono:

1) Convergenza Socialista intende divenire parte integrante della classe operaia, un suo reparto. Come insegnato da Lenin e ripreso da Stalin, la classe operaia ha numerosi reparti; ne deriva che non tutti i reparti della classe operaia possono essere chiamati partito della classe operaia. Il partito marxista-leninista si distingue dagli altri reparti della classe operaia, prima di tutto, perché non è un semplice reparto ma il reparto d’avanguardia, il reparto cosciente, il reparto marxista-leninista, della classe operaia, armato della conoscenza della vita sociale, armato della conoscenza delle leggi dello sviluppo della vita sociale, armato della conoscenza delle leggi della lotta di classe e capace, perciò, di guidare la classe operaia, di dirigerne la lotta.
Non si devono quindi confondere il partito e la classe operaia, come non si deve confondere la parte con il tutto; non si deve pretendere che ogni scioperante possa autoproclamarsi membro del partito, poiché chi confonde il partito con la classe abbassa il livello della coscienza del partito al livello di ogni scioperante, distrugge il partito come avanguardia cosciente della classe operaia. Il compito del partito consiste non nell’abbassare il suo livello fino al livello di ogni scioperante, ma nell’elevare le masse operaie, nell’elevare ogni scioperante al livello del partito.

2) Convergenza Socialista non intende diventare soltanto il reparto cosciente, di avanguardia, della classe operaia, ma parallelamente, intende diventare il reparto organizzato della classe operaia, con una propria disciplina obbligatoria per i suoi membri. Se il partito non fosse un reparto organizzato della classe, né un sistema d’organizzazione, ma una semplice somma di individui che si dichiarano essi stessi membri del partito pagando una semplice quota annuale come avviene in tutti i partiti borghesi e falso socialisti-comunisti, senza prima passare attraverso la Scuola Rossa che pone non solo le basi teoriche ma anche le basi politiche e organizzative del partito,  Convergenza Socialista non avrebbe mai un’unica volontà, non potrebbe mai realizzare l’unità d’azione dei suoi militanti;  di conseguenza, gli sarebbe impossibile in futuro dirigere la lotta della classe operaia. Il partito può dirigere praticamente la lotta della classe operaia e rivolgerla verso un unico scopo, solo se tutti i suoi militanti sono organizzati in un solo reparto comune, saldato dall’unità di volontà, dall’unità d’azione, dall’unità di disciplina, dall’unità ideologica.

Il partito, pertanto, assume da subito un ruolo di stabilizzatore, di guida, per la classe operaia e di modellamento di una futura classe dirigente, ideologicamente educata e politicamente organizzata che prenda il meglio dalla classe sociale operaia; ne prenda gli elementi più preparati, più coscienti, più adatti alla lotta di classe. Il partito si deve preparare per guidare l’intera classe, e i suoi alleati, al successo nella rivoluzione socialista.

La critica di Lenin, ripresa in modo sublime da Stalin, è feroce nei confronti dei falso-socialisti, degli opportunisti allergici alla disciplina di partito, e in una frase sola è concentrata tutta l’azione coerente da parte del partito marxista-leninista:

“il partito non sa che farsene di membri cui pesi la sua disciplina.”

L’operaio non è affatto allergico alla disciplina essendo quotidianamente sfruttato dalla disciplina dei processi di produzione capitalistici. Chi è allergico alla disciplina di partito sono gli intellettuali borghesi, o peggio, i falsi intellettuali socialisti,

“gli intellettuali di spirito individualistico, i quali effettivamente rimarranno fuori del partito.”

È compito del partito marxista-leninista assicurarsi che tali individui, egocentrici e narcisisti, siano messi alla porta con tempismo. Al contrario degli intellettuali dallo spirito individualistico, gli operai costituiscono la classe all’interno della quale i loro membri si aiutano a vicenda; la classe operaia è impregnata di autoeducazione, solidarietà, disciplina, costanza, duro lavoro. L’operaio non decide quando lavorare ma è forzato a farlo, senza scuse, in orari precisi e, quando in difficoltà, vi sono sempre compagni operai pronti ad aiutarlo. La solidarietà, l’aiuto reciproco, sono le caratteristiche principali della classe operaia. Ed è proprio grazie a questi tratti caratteristici della classe, che la categoria sociale delle operaie e degli operai è già, sovrastrutturalmente ma inconsciamente, avanti, nel socialismo. Non altre.

Scrive Lenin che l’idea dei falsi socialisti, degli opportunisti

“in realtà servirà gli interessi degli intellettuali borghesi, cui la disciplina proletaria e l’organizzazione incutono paura. Nessuno oserà negare che ciò che in generale caratterizza gli intellettuali, come strato particolare della società capitalistica attuale, è appunto l’individualismo e l’incapacità alla disciplina e all’organizzazione.”

E ancora,

“il proletariato non teme né l’organizzazione né la disciplina…il proletariato non si preoccuperà perché i signori professori e gli studenti liceali che non vogliono entrare in un’organizzazione siano riconosciuti membri del partito per il lavoro compiuto sotto il controllo di un’organizzazione…Non è il proletariato, ma sono certi intellettuali del nostro partito che mancano di autoeducazione per ciò che concerne l’organizzazione e la disciplina.”

3) Tra tutte le altre organizzazioni della classe operaia, il partito non è semplicemente un reparto organizzato, ma è la forma suprema d’organizzazione, destinata a dirigere tutte le altre organizzazioni della classe operaia. Il partito, come forma suprema d’organizzazione, composta dai migliori elementi della classe, armata d’una teoria d’avanguardia, della conoscenza delle leggi della lotta di classe e dell’esperienza del movimento rivoluzionario, ha tutte le possibilità di dirigere - e ha il dovere di dirigere - tutte le altre organizzazioni della classe operaia.
Diceva Lenin che

“il proletariato, nella sua lotta per il potere, ha soltanto un’arma: l’organizzazione”.

4) Il partito incarna il legame dell’avanguardia della classe operaia con le masse innumerevoli della classe operaia. Anche essendo il miglior reparto d’avanguardia e quello più perfettamente organizzato, il partito non potrebbe tuttavia né vivere né svilupparsi, senza essere legato alle masse dei senza partito, senza moltiplicare questi legami, senza consolidarli. Un partito, rinchiuso in se stesso, isolato dalle masse, e che perdesse o semplicemente indebolisse i legami con la classe, perderebbe la fiducia e l’appoggio delle masse e dovrebbe, quindi, inevitabilmente perire. Per vivere una vita piena e svilupparsi, il partito deve moltiplicare i suoi legami con le masse, conquistarsi la fiducia delle innumerevoli masse della propria classe.

5) Il partito, per poter funzionare bene e dirigere le masse secondo un piano, deve essere organizzato conformemente ai principi del centralismo democratico, avere uno statuto unico, un’unica disciplina, un unico organismo dirigente; occorre che la minoranza si sottometta alla maggioranza, le varie organizzazioni al centro, le organizzazioni inferiori a quelle superiori. Senza queste condizioni, il partito della classe operaia non può essere un vero partito, non può adempiere il suo compito di dirigere la classe.

6) Il partito, nella sua attività pratica, se vuole conservare l’unità delle sue file, deve applicare una disciplina proletaria unica, egualmente obbligatoria per tutti i membri del partito, tanto per i capi, quanto per i semplici membri. Perciò, nel partito non deve esservi alcuna di visione in membri dell’élite, per i quali la disciplina non sia obbligatoria, e in non membri dell’élite, che debbano sottomettersi alla disciplina. Senza questa condizione non è possibile salvaguardare l’integrità del partito e l’unità delle sue file.

Mantenere l’organizzazione del partito coesa e la disciplina dei suoi membri quotidiana, significa che il partito marxista-leninista deve applicare il centralismo democratico, da una parte, e applicare regole uniche, obbligatorie per tutti i membri del partito. Per essere una vera guida efficiente e organizzata della classe operaia, il partito non può avere differenziazioni interne basate su favoritismi, spudorati atteggiamenti aristocratici, ma ugualmente implementare le regole della disciplina di partito a tutti i suoi membri; il partito non può assumere decisioni per tutti senza una piena democrazia interna.
La disciplina di partito deve essere valida per tutti i membri del partito marxista-leninista, senza eccezioni. I compiti assegnati dal partito marxista-leninista al singolo membro devono essere recepiti e portati a termine, senza titubanze, senza scuse infantili. Qui c’è da guidare la classe operaia al socialismo e i membri dell’avanguardia devono essere adatti e pronti per il loro ruolo nei confronti della classe. In caso contrario, il partito non saprebbe che farsene di tali membri. Dice Lenin,

“Via via che si forma nel nostro paese un vero partito, l’operaio cosciente deve imparare a distinguere tra la psicologia del combattente dell’esercito proletario e la psicologia dell’intellettuale borghese che fa sfoggio di fraseologia anarchica: deve imparare a esigere che gli obblighi che incombono al membro di partito siano adempiuti non soltanto dai semplici gregari, ma anche da coloro che stanno in alto.”

Il partito marxista-leninista, quindi, accoglie in sé gli elementi più di avanguardia della futura società socialista e, mentre guida la classe operaia al socialismo, ha il compito di educarla e di organizzarla affinché sia pronta per il cambio di società.

L’unità ideologica del proletariato, di per se stessa, non basta per assicurare la vittoria, diceva Lenin; per vincere, è indispensabile cementare l’unità ideologica mediante l’unità materiale dell’organizzazione del proletariato. Soltanto a questa condizione - Lenin pensava - il proletariato può diventare una forza invincibile.

*Tratto da J. Stalin, Storia del partito comunista (bolscevico) dell’URSS, Milano, Edizioni Rapporti Sociali

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RICHIEDI L’ADESIONE A CONVERGENZA SOCIALISTA

Convergenza Socialista (CS) è l’organizzazione marxista-leninista, punto di riferimento del socialismo scientifico, avanguardia della classe operaia, che ha l’obiettivo teorico e politico di conquistare e realizzare la società socialista. La nostra organizzazione rifiuta qualsiasi tipo di opportunismo oppure di revisionismo del marxismo-leninismo. Per raggiungere questi obiettivi politici, la nostra organizzazione fa affidamento sulla militanza. Tutti noi abbiamo la volontà politica di cambiare le cose ed emancipare le classi meno abbienti, partendo dall’emancipazione della classe operaia. Tocca a noi divulgare le nostre idee nelle fabbriche, nelle scuole, nelle università, tra le lavoratrici e i lavoratori, tra le operaie e gli operai. Tocca a noi educarci e organizzarci per cambiare lo status quo e uscire dal perenne sfruttamento da parte delle classi dominanti, dei padroni. 

Tutti i cittadini, non iscritti a nessun altro movimento o partito politico, possono richiedere l’adesione a Convergenza Socialista, come da Statuto. 

Modalità di iscrizione:

  • Militante
  • Sostenitrice/sostenitore

Militante
Il militante è colui che è parte integrante dell’organizzazione e, in quanto tale, apprende le basi teoriche del socialismo scientifico, gli intenti politici, il manifesto, lo Statuto, i principi organizzativi e tutte le informazioni teoriche, politiche ed organizzative di Convergenza Socialista.
Per diventare militanti del partito è necessario acquisire una precisa preparazione teorica (marxismo-leninismo), politica e organizzativa. Prima di richiedere l’adesione, però, è necessario essere d’accordo con quanto scritto nelle risposte date alle “domande frequenti” e nello statuto. In particolare è necessario aver letto, compreso e accettato i seguenti documenti:

· Chi siamo

· Intenti politici

· Il Manifesto del partito

· Il programma

· Lo Statuto

· Le domande frequenti, con risposte

· La nostra Scuola Rossa

· Principi organizzativi

Dopodiché, il richiedente deve fare domanda di iscrizione mandando una email con oggetto “Richiesta di adesione” a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo obbligatoriamente le seguenti informazioni:

• nome & cognome

• numero di telefono, data di nascita, comune di residenza

• breve presentazione del richiedente adesione

Fare domanda d’iscrizione non significa essere iscritti.

Ricevuta l’email e la breve presentazione, il partito organizza un incontro, anche virtuale, con il richiedente. Dopodiché il partito manda una lettera formale la cui firma da parte del richiedente adesione sigilla l’accordo da parte del richiedente stesso sulla documentazione del partito sopra riportata e l’impegno di frequentare con successo la Fase I della Scuola Rossa di Convergenza Socialista. 

Ricevuta l’email, il richiedente inizia un percorso introduttivo di formazione teorica, politica e organizzativa il quale termina quando il richiedente è pronto per essere formalizzato militante. Non si è militanti di Convergenza Socialista sino a quando questo percorso non è terminato con successo.

Solo dopo il completamento di questa procedura di adesione sarà richiesto al militante il pagamento della quota, come sotto riportato, per la formalizzazione dell’adesione. A questo punto il nuovo militante diventa parte integrante dell’organizzazione.

Sostenitrice/sostenitore
Sostenitrici e sostenitori dell’organizzazione non sono obbligati ai doveri e non usufruiscono dei diritti del militante. Essi non sono parte dell’organizzazione ma vengono costantemente informati e coinvolti nelle iniziative promosse dal partito. Per diventare sostenitrice/sostenitore, basta compilare il modulo al seguente link https://www.convergenzasocialista.it/index.php/pages/registration-form e pagare la quota sostenitrice/sostenitore, come sotto riportato.

Quota tesseramento
Il contributo finanziario all’organizzazione segue le linee guida sotto riportate:

Militante
Oltre alla quota di entrata una tantum di €20, i militanti dell’organizzazione sono tenuti a versare una quota di autofinanziamento proporzionale al proprio reddito mensile netto (ad esclusione dei disoccupati e degli studenti) da versare con bonifico bancario trimestrale sulla base della seguente progressione (es. con reddito mensile netto di 1800.00 euro, si deve al partito il 2% trimestralmente, ovvero €36 ogni tre mesi):

  • Fino a €1600.00 di reddito mensile netto: 1%
  • Da €1601.00 a €3000.00: 2%
  • Da €3001.00 a €5000.00: 3%
  • Oltre €5000.00: 5%

Le quote di autofinanziamento dovranno pervenire entro il 31 Marzo, il 30 Giugno, il 30 Settembre, il 31 Dicembre di ogni anno.

Sostenitrice/Sostenitore
La quota annuale della sostenitrice o del sostenitore è di minimo €10. E, quindi, possibile sostenere l’organizzazione con contributi più elevati: €20, €50, €100 e oltre.

Versamenti

La tessera per i militanti ha validità a partire dallo stesso giorno del versamento della quota sopra stabilita fino alle ore 24.00 del 31 dicembre dell’anno di riferimento.

Per i militanti, sia la quota una tantum che quella di autofinanziamento devono essere versate indicando nella causale del versamento: “Quota tesseramento” oppure “Quota autofinanziamento”.

Per le sostenitrici e i sostenitori, per qualsiasi donazione, la causale è “donazione/erogazione liberale”.

Il versamento deve essere effettuato tramite:

  • bonifico bancario IBAN: IT33 V030 6909 6061 0000 0187 596 intestato a Convergenza Socialista

  

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(Nuovo regolamento generale per la protezione dei dati (GDPR))

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Responsabili della privacy: Massimiliano Grazioli, tesoriere nazionale.

 

 

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