Manifesto

Scuola rossa

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La Scuola Rossa di Convergenza Socialista è la scuola del marxismo-leninismo. La Scuola Rossa ha l’obiettivo di

1) avviare alla militanza coloro che richiedono l’adesione al partito;

2) avviare tutti i militanti del partito alla lotta teorica, componente fondamentale della lotta di classe;

3) educare e organizzare i militanti del partito affinché diventino parte attiva e propositiva dell’avanguardia della classe operaia.

Il percorso didattico della Scuola Rossa è diviso per Fasi, di cui la Fase I deve essere affrontata e superata da tutti coloro che richiedono l’adesione a Convergenza Socialista e hanno la volontà di diventarne militanti.
La Scuola Rossa è altresì un filtro; è l’anticamera del partito che consente al partito stesso di valutare il livello di disciplina, di abnegazione, di lavoro di coloro che richiedono l’adesione.

In sintesi, per diventare militanti di Convergenza Socialista e dare quindi un contributo teorico e politico, è necessario concludere con successo la Fase I della Scuola Rossa, ovvero essere sempre presenti alle lezioni settimanali e fare gli esami, e dimostrare disciplina di partito come descritto nei nostri punti organizzativi che trovate sul nostro sito-web, nonché aspetto fondativo del nostro partito marxista-leninista.

 

Programma della scuola di formazione teorica, politica e organizzativa marxista-leninista

Scuola Rossa - Fase I

15 lezioni: 1 volta a settimana, ogni mercoledì alle 21. Tre corsi ogni anno.

A seguire, ecco la lista dei testi per la Fase I della scuola teorica, marxista-leninista del partito. Il superamento della Fase I è condizione necessaria per diventare militanti del partito (vedi Adesione): 

Principi del Comunismo di F. Engels

Manifesto del partito comunista di K. Marx & F. Engels

Stato e rivoluzione di V. Lenin

L'imperialismo fase suprema del capitalismo di V. Lenin

Lavoro salariato e capitale di K. Marx

Stalin, un altro punto di vista di Ludo Martens

 

Scuola Rossa - Fase II

Nuovo corso – avrà inizio il 5 Gennaio 2023 (solo per i militanti)

A seguire, ecco la lista dei testi per la Fase II della scuola teorica, marxista-leninista del partito.

Manoscritti economico-filosofici del 1844 di K. Marx

Ludwig Feuerbach e il punto d'approdo della filosofia classica tedesca di F. Engels

Salario, prezzo e profitto di K. Marx

Che cosa sono gli “Amici del popolo”? di V. Lenin

Che fare? di V. Lenin

Anarchia o Socialismo? di I. Stalin

Il marxismo e la questione nazionale di I. Stalin

 

A seguire i testi che useremo per popolare ulteriormente la Fase II e le Fasi successive.

La sacra famiglia di K. Marx & F. Engels

La situazione della classe operaia in Inghilterra di F. Engels

Dialettica della natura di F. Engels

Tesi su Feuerbach di K. Marx

L’Ideologia tedesca di K. Marx & F. Engels

Miseria della filosofia di K. Marx

Rivoluzione e controrivoluzione in Germania di F. Engels & K. Marx

Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850 di K. Marx

Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte di K. Marx

Grundrisse – Lineamenti fondamentali della critica dell’economia politica di K. Marx

Per la critica dell’economia politica di K. Marx

Teorie sul plusvalore di K. Marx

Il Capitale: libri I, II, III di K. Marx

La guerra civile in Francia di K. Marx

La questione delle abitazioni di F. Engels

Critica al programma di Gotha di K. Marx

Antidühring di F. Engels

L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato di F. Engels

Sulle origini del cristianesimo di F. Engels

Opere Complete di Lenin

Opere Complete di Stalin

Domande frequenti

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1. Siete socialisti?

Sì, siamo socialisti nel senso marxista-leninista e, quindi, siamo anche comunisti. Il socialismo è la prima fase della società comunista e si basa sulla proprietà comune dei mezzi di produzione. Nella transizione dal capitalismo alla società senza classi, ovvero al comunismo compiuto, si passa necessariamente dal socialismo. Una volta raggiunta la società socialista, lavoreremo per arrivare al comunismo compiuto dove non vi sono più classi sociali e, di conseguenza, antagonismi di classe.

2. Siete riformisti?

No. Siamo marxisti-leninisti. Combattiamo teoricamente e politicamente qualsiasi tradimento della classe operaia, lavoratrice, e, di conseguenza, combattiamo qualsiasi tipo di socialismo riformista, revisionista, opportunista.

3. Siete trotskisti?

No. Non siamo assolutamente trotskisti, poiché il trotskismo è reazionario, revisionismo del marxismo-leninismo. Siamo, quindi, anti-trotskisti. Trotsky era anti-leninista.

4. Siete anti-stalinisti?

No. Non siamo anti-stalinisti poiché la costruzione del socialismo in un solo paese è teoricamente auspicabile.

5. Quali Paesi supportate politicamente?

Tutti i paesi socialisti oppure in transizione verso il socialismo. Supportiamo, quindi, la Corea del Nord, la Cina, Cuba, il Vietnam, il Laos, ecc.

6. Con quali organizzazioni collaborate fuori dall’Italia?

Siamo in contatto con alcune organizzazioni parte del solidnet, ovvero della rete dei partiti comunisti e dei lavoratori.

7. In Italia siete interessati a collaborare e presentarvi insieme ad altri alle elezioni?

L’obiettivo di Convergenza Socialista è quello di emancipare in qualsiasi modo la classe operaia, lavoratrice, usando la tattica. In quest’ottica, dialoghiamo con tutti coloro che possano contribuire all’obiettivo dell’emancipazione reale delle lavoratrici e dei lavoratori. Noi combattiamo qualsiasi forma di opportunismo e, quindi, nessun dialogo o accordo può inficiare la nostra libertà di critica. Alle elezioni, presenteremo sempre il nostro simbolo, i nostri candidati i quali saranno tutti militanti del partito.

8. Siete contro l’Unione Europea, la Nato?

Sì. Non siamo solo per l’uscita dell’Italia dalla Nato ma per il suo smantellamento definitivo. Riteniamo, inoltre, che l’emancipazione della classe lavoratrice in questo Paese richieda, come condizione necessaria, l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea.

9. Come si diventa militanti/attivisti/tesserati di Convergenza Socialista?

Per diventare militanti e attivisti, quindi tesserati, del partito è necessario acquisire una precisa preparazione teorica (marxismo-leninismo), politica e organizzativa. Prima di richiedere l’adesione, però, è necessario essere d’accordo con quanto scritto nei precedenti 8 punti e nello statuto. Solo se si è d’accordo, il richiedente deve mandare una email al partito (vedi pagina adesione). Ricevuta l’email, il richiedente inizia un percorso di formazione teorica, politica e organizzativa il quale termina quando il richiedente è pronto per essere formalizzato attivista/militante. Non si è attivisti/militanti di Convergenza Socialista sino a quando questo percorso non è terminato con successo.
È quindi obbligatorio, per chiunque voglia diventare parte di Convergenza Socialista:
1) essere d’accordo con i precedenti 8 punti sopra menzionati;
2) essere d’accordo con lo statuto;
3) frequentare con successo la scuola di formazione teorica, politica e organizzativa del partito.

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Il simbolo di Convergenza Socialista è costituito da un quadrato (o cerchio) a sfondo azzurro, con al centro la lettera C e la lettera S, entrambi in bianco, e nel mezzo due simboli: una rosa bianca sopra una stella rossa. In basso, il nome del partito “Convergenza Socialista” in bianco.

Logo Simbolo di Convergenza Socialista

 

 

 

Logo Simbolo di Convergenza Socialista

 

 

Bandiera di Convergenza Socialista
Statuto

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Articolo 1 – CONVERGENZA SOCIALISTA

Il partito Convergenza Socialista ha sede legale a Roma.

Convergenza Socialista (C.S.) è un partito politico marxista-leninista, anti-trotskista, autonomo ed indipendente da qualsiasi altro soggetto politico e sindacale, avanguardia cosciente e organizzata della classe operaia, per il raggiungimento della società socialista e della dittatura del proletariato.

Convergenza Socialista ha l’obiettivo di realizzare il socialismo in quanto sistema di società che si basa sulla proprietà comune dei mezzi di produzione e in cui diventa più acuta la lotta di classe contro le forze reazionarie interne e internazionali della borghesia, contro le forze e le abitudini della società capitalistica, contro lo spirito piccolo-borghese e il suo manifestarsi nei rappresentanti delle classi e strati della società socialista. Convergenza Socialista è, quindi, avversario acerrimo di qualsiasi opportunismo, dentro e fuori il partito, che porti a riformismi e revisionismi del marxismo-leninismo. Altresì, l’obiettivo di Convergenza Socialista è la formazione di una società senza classi sociali e senza divisione del lavoro che preveda l’eliminazione dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo in qualsiasi forma, assicurando il pieno benessere e il libero sviluppo integrale di tutti i membri della società.

Convergenza Socialista è avversario teorico e politico dell’opportunismo, del riformismo, del “falso” socialismo e del revisionismo del marxismo-leninismo.  

Convergenza Socialista ha l’obiettivo teorico e politico di raggiungere il socialismo, ovvero la dittatura del proletariato il cui obiettivo è l’abolizione completa delle classi sociali. La dittatura del proletariato, che si contrappone alla dittatura della borghesia nelle società capitalistiche, copre tutta la prima fase del comunismo, vale a dire tutto il periodo del socialismo fino al comunismo pieno.

Convergenza Socialista mira ad instaurare una autentica democrazia e per questo è necessario realizzare la formazione dei Soviet da parte dei collettivi di lavoro.

Convergenza Socialista opera prevalentemente sul territorio nazionale, può estendere la propria operatività anche in ambito internazionale ed ha una durata indeterminata.

Convergenza Socialista si propone di realizzare attività editoriale, tipo produzione, stampa, divulgazione e diffusione di libri, quaderni, giornali online e non, produzione e diffusione di filmati, per il conseguimento della propria attività politica. Le direzioni principali del lavoro del partito a tutti i livelli sono:

  • la nascita del potere sovietico come potere degli operai, dei lavoratori salariati;
  • sviluppo scientifico e teorico dei problemi economici e sociali all’interno dello sviluppo della società, e sviluppo delle strategie e delle tattiche del movimento operaio;
  • sviluppo e propaganda delle linee guida del programma di Convergenza Socialista;
  • chiarimento degli obiettivi che devono essere affrontati dalla classe operaia, dal partito e da tutte le sue organizzazioni;
  • partecipare eventualmente a campagne elettorali, alla formazione di organismi di rappresentanza dello Stato e di organizzazioni pubbliche, anche locali, se ciò è ritenuto dal partito favorevole agli obiettivi della classe operaia. In questo caso, il partito si presenterà con il proprio simbolo, con proprie liste e con i propri militanti.

In Convergenza Socialista vige il centralismo democratico, sempre però all’interno di una rigorosa impostazione marxista-leninista. È assolutamente vietato uscire dal seminato del marxismo-leninismo nel partito della Convergenza Socialista. In Convergenza Socialista è assolutamente vietato il frazionismo oppure lo scissionismo.   

Articolo 2 - GLI ISCRITTI

Tutti i cittadini, non iscritti a nessun altro movimento o partito politico, possono richiedere l’adesione a Convergenza Socialista, purché si riconoscano nei valori espressi dal presente Statuto e da tutti i documenti del partito, ne facciano domanda e abbiano compiuto i 16 anni di età. Non possono richiedere l’adesione al partito chi compra la forza-lavoro altrui, chi ha e professa una religione, oppure una filosofia non marxista-leninista.

I militanti del partito non possono assolutamente essere aderenti a gruppi consiliari, a qualsiasi livello, diversi da quello di Convergenza Socialista, così come non possono assolutamente presentarsi all’interno di liste elettorali diverse da quelle di Convergenza Socialista.

L’adesione è libera e volontaria, e comporta la condivisione dei principi, dei programmi, del manifesto e dell’azione teorica e politica prefissata dal partito, il rispetto del presente Statuto, l’impegno a collaborare alla realizzazione degli scopi preposti dalle norme statutarie, l’impegno alla disciplina di partito e alla partecipazione attiva in una delle organizzazioni del partito, l’impegno a sostenere finanziariamente il partito.

L’iscrizione è assolutamente individuale, avviene nelle forme indicate dal partito e viene approvata dal partito.
Le modalità di richiesta di adesione sono stabilite da apposito regolamento per il tesseramento.

Tutti i candidati di Convergenza Socialista ed eventuali modalità di candidatura sono determinati dal partito.

Articolo 3 – PRIORITA’ DI CONVERGENZA SOCIALISTA

Per diventare militante del partito, e quindi parte integrante del partito, è necessario, ma non sufficiente, per il richiedente adesione aver frequentato con successo la Fase I della Scuola Rossa del partito. Una volta superata la Fase I e divenuto militante, è necessario essere ritenuto idoneo, dal punto di vista teorico, politico e organizzativo, a far parte di Convergenza Socialista secondo le seguenti modalità. Il militante che ha superato con successo la Fase I della Scuola Rossa inizia un periodo di prova di:

  • un anno, per operai e contadini poveri;
  • due anni per tutti le altre categorie sociali.

Al termine del periodo di prova, il partito decide di confermare o meno lo status di militante esaminando la sua vita politica, il suo lavoro, la sua disciplina, il suo impegno nella lotta di classe e nella preparazione ideologica, teorica, politica e organizzativa. Ogni militante entra a far parte di una sola, e non più di una, organizzazione del partito, di un Centro locale, e la conferma a militante viene quindi esaminata dalla struttura superiore insieme al Comitato Centrale. In generale, ogni militante è parte del più vicino Centro locale.  

Articolo 4 - DIRITTI E DOVERI DEGLI ISCRITTI

Il militante di Convergenza Socialista ha i seguenti diritti:

  • partecipare all’elaborazione politico-programmatica del partito;
  • avere accesso alle informazioni su tutti gli aspetti della vita del partito;
  • conoscere lo stato patrimoniale, nonché lo stato dei capitoli di bilancio del partito;
  • ricorrere agli organismi di garanzia e riceverne tempestiva risposta qualora si ritengano violate le norme del presente Statuto, quanto a diritti e doveri loro attribuiti;

Il militante di Convergenza Socialista ha i seguenti doveri:

  • mantenere una chiarezza teorica come da Articolo 1 del presente Statuto;
  • essere devoti alla causa della classe operaia, servire i suoi interessi fondamentali, promuovere in ogni modo possibile il reale sviluppo della capacità dei lavoratori per un’azione politica ed economica indipendente;
  • utilizzare nell’ambito del lavoro sindacale tutte le forme di lotta economica per organizzare i lavoratori;
  • seguire senza esitazioni le decisioni prese dal partito nel campo politico e organizzativo secondo il centralismo democratico;
  • saldare le quote come previsto dal partito;
  • partecipare all’azione teorica, politica e organizzativa nei Centri e/o nei Comitati del partito;
  • favorire la divulgazione e l’incremento delle richieste di adesioni al partito;
  • mantenere un comportamento che non infanghi né leda la dignità umana degli altri militanti;
  • non nuocere, nei rapporti all'esterno, all'immagine del partito né a quella dei suoi militanti;
  • non divulgare all'esterno e-mail, notizie od informazioni ad uso interno o comunque confidenziali;
  • rispettare il presente Statuto.

Ogni militante, confermato tale dopo il periodo di prova, è l’elemento avanzato della classe operaia, del proletariato industriale e agricolo. Egli continua a studiare e a praticare il marxismo-leninismo, i lavori di Stalin, e li diffonde tra gli operai; lotta con costanza e abnegazione contro l’ideologia borghese fuori e dentro il partito avendo l’obiettivo di distruggere qualsiasi forma di opportunismo e revisionismo del marxismo-leninismo; difende la linea ideologica, teorica, politica e organizzativa del partito, nonché lo Statuto, il programma, e tutte le direttive parte dei documenti ufficiale del partito; si attiene al centralismo democratico e rigetta qualsiasi forma di frazionismo e di scissionismo; lavora nelle organizzazioni del lavoro, incluso nei sindacati, per la difesa delle istanze dei lavoratori; conquistare gli operai, i salariati industriali e agricoli, alla causa politica del marxismo-leninismo; supportare economicamente il partito affinché porti avanti con risolutezza la causa dell’emancipazione reale della classe operaia.

Inoltre, ogni militante deve seguire con costanza e abnegazione i principi organizzativi del partito, la disciplina di partito. Quando un militante viola la disciplina di partito come esposto nei principi organizzativi del partito stesso, le seguenti misure disciplinari devono essere prese:

  • richiamo orale;
  • secondo richiamo orale;
  • destituzione da qualsiasi incarico nel partito, a qualsiasi livello;
  • richiamo scritto e formale;
  • espulsione.

Tutte le misure disciplinari sopra elencate sono adottate dall’Ufficio organizzativo insieme al Comitato Centrale.

Il Comitato Centrale, coadiuvato dall’Ufficio Organizzativo e dalla struttura superiore di riferimento, ha il potere di destituire in qualsiasi momento i Segretari dei Comitati regionali, provinciali, comunali e locali che abbiano però mancato ai loro doveri.

Ogni militante oggetto di misure disciplinari può ricorrere alla struttura superiore insieme all’Ufficio Organizzativo e al Comitato Centrale.

In Convergenza Socialista vige il centralismo democratico. Tutte le direttive del Comitato Centrale sono impegnative e vincolanti per tutti i militanti e tutte le strutture del partito. In particolar modo:

  • il militante è subordinato alla struttura;
  • la minoranza è subordinata alla maggioranza;
  • la struttura inferiore è subordinata alla struttura superiore;
  • tutto il partito è subordinato al Comitato Centrale.

In un pieno spirito di orizzontalità, le strutture superiori devono essere legate, informate, in simbiosi, con le strutture inferiori. Il partito in quanto avanguardia della classe operaia è compatto, è monolite che non ammette derive aristocratiche oppure baronismi borghesi.

Articolo 5 – LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DEL PARTITO

Le strutture organizzative del partito:

  • promuovono l'organizzazione dei sindacati e il rafforzamento del loro carattere di classe;
  • promuovono l'organizzazione dei Consigli Operai, dei Soviet;
  • portano a conoscenza di coloro che sono fuori del partito il Programma, lo Statuto e tutte le direttive di Convergenza Socialista, i suoi scopi e obiettivi, il contenuto delle decisioni del partito;
  • distribuiscono la stampa del partito;
  • sviluppano forme e metodi per la risoluzione di problemi generali e specifici in relazione al campo della sua attività teorica, politica e organizzativa;
  • attraggono e uniscono attorno al partito sostenitori;
  • organizzano studi per militanti e non militanti.

Le strutture organizzative del partito sono:

  • i Centri locali
  • i Comitati comunali o municipali
  • i Comitati provinciali o zonali
  • i Comitati regionali

Centro locale

I Centri locali sono le organizzazioni di base del partito. Il Centro locale può costituirsi nei luoghi di lavoro, sia industriale che agricolo, sia a livello territoriale coinvolgendo i lavoratori. Il Centro locale deve essere composto da minimo tre militanti del partito. Il Centro locale è guidato da un coordinatore nominato dalla struttura organizzativa superiore insieme all’Ufficio organizzativo del partito. L’Ufficio organizzativo ha il compito di monitorare e guidare i centri locali.

Quando i militanti del Centro locale sono almeno dieci, essi eleggono un Coordinamento del Centro locale composto da quattro militanti, sempre membri dello stesso Centro locale, per lo svolgimento dell’attività teorica, politica e organizzativa.
Il Centro locale ha il compito di:

  • studiare la teorica marxista-leninista;
  • contrastare qualsiasi forma di trotskismo, revisionismo e opportunismo;
  • propagandare la linea teorica, politica e organizzativa del partito;
  • rispettare tutte le direttive del partito, dallo Statuto al programma, dai principi organizzativi agli intenti politici;
  • entrare in simbiosi con la classe operaia, industriale e agricola, con l’obiettivo di comprenderne le problematiche, le opinioni, le rivendicazioni e guidarle dal punto di vista ideologico verso il marxismo-leninismo e da un punto di vista organizzativo verso il partito;
  • organizzare, mobilitare e guidare la classe operaia
  • esporre l’attività del partito ai lavoratori, facendo propaganda politica e proselitismo.  

Il Centro locale segue senza esitazioni le direttive teoriche, politiche e organizzative del partito, poiché ogni militante è de facto militante di Convergenza Socialista ed è educato per il raggiungimento dei fini teorici e politici del partito.

Il Centro locale è parte del Comitato comunale, se costituito.

Comitato comunale

Ogni Comitato comunale è nominato per la prima volta dal Comitato Centrale tenendo conto dei pareri espressi dalle altre strutture, ovvero dal Comitato regionale, dal Comitato provinciale e dai Centri locali del comune interessato. Successivamente, il Comitato comunale è eletto dal Congresso comunale del partito come da regole congressuali locali preparate dal Comitato Centrale insieme all’Ufficio organizzativo. Regole congressuali che determinano il numero e la composizione del Comitato comunale. Il Congresso comunale decide i delegati al Congresso provinciale e al Congresso nazionale come da regole congressuali preparate dal Comitato Centrale insieme all’Ufficio organizzativo.

Il Segretario del Comitato comunale viene nominato dal Comitato Centrale, coadiuvato dall’Ufficio organizzativo, sentiti i pareri delle strutture inferiori e superiori del territorio interessato.

Comitato provinciale

Ogni Comitato provinciale è nominato per la prima volta dal Comitato Centrale tenendo conto dei pareri espressi dalle altre strutture, ovvero dal Comitato regionale, dai Comitati comunali e dai Centri locali della provincia interessata. Successivamente, il Comitato provinciale è eletto dal Congresso provinciale del partito come da regole congressuali locali preparate dal Comitato Centrale insieme all’Ufficio organizzativo. Regole congressuali che determinano il numero e la composizione del Comitato provinciale. Il Congresso provinciale decide i delegati al Congresso regionale e al Congresso nazionale come da regole congressuali preparate dal Comitato Centrale insieme all’Ufficio organizzativo.

Il Segretario del Comitato provinciale viene nominato dal Comitato Centrale, coadiuvato dall’Ufficio organizzativo, sentiti i pareri delle strutture inferiori e superiori del territorio interessato.

Comitato regionale

Ogni Comitato regionale è nominato per la prima volta dal Comitato Centrale tenendo conto dei pareri espressi dalle altre strutture, ovvero dai Comitati provinciali, dai Comitati comunali e dai Centri locali della regione interessata. Successivamente, il Comitato regionale è eletto dal Congresso regionale del partito come da regole congressuali preparate dal Comitato Centrale insieme all’Ufficio organizzativo. Regole congressuali che determinano il numero e la composizione del Comitato regionale. Il Congresso regionale decide i delegati al Congresso nazionale come da regole congressuali preparate dal Comitato Centrale insieme all’Ufficio organizzativo.

Il Segretario del Comitato regionale viene nominato dal Comitato Centrale, coadiuvato dall’Ufficio organizzativo, sentiti i pareri delle strutture inferiori e superiori del territorio interessato.

Gli organi di Convergenza Socialista sono:

  • il Congresso nazionale
  • il Comitato Centrale
  • l’Ufficio politico
  • l’Ufficio organizzativo
  • la Segreteria generale
  • il Segretario generale
  • il Tesoriere nazionale

5.A – Congresso nazionale

Il Congresso nazionale è l’organo supremo del partito. Fra un Congresso nazionale e l’altro, l’organo supremo è il Comitato Centrale.

Al Congresso nazionale partecipano i membri uscenti del Comitato Centrale, i delegati eletti dai Congressi regionali, provinciali, comunali e, se deciso dal Comitato Centrale uscente, i coordinatori dei Coordinamenti dei Centri locali. Le elezioni dei delegati ai vari livelli avvengono secondo le modalità stabilite dal Comitato Centrale tramite regolamento congressuale.  

Nel Congresso nazionale si esprime e si forma al massimo livello la democrazia delegata del partito. In nessun caso può essere previsto un allontanamento dalle linee teoriche, dall’impostazione marxista-leninista come da Articolo 1 del presente Statuto.

Il Congresso, come da regolamento congressuale:

  • approva la piattaforma politica e programmatica del partito;
  • approva modifiche allo Statuto;
  • elegge il nuovo Comitato Centrale e il nuovo Tesoriere nazionale;
  • elegge il nuovo Segretario generale che è membro di diritto del Comitato Centrale.

Il primo Congresso fondativo del partito si svolgerà, in via ordinaria, nell’anno in cui sarà raggiunta la costituzione e la formalizzazione di tutti Comitati regionali. Dal secondo Congresso in poi, ogni tre anni ed è convocato dal Comitato Centrale che ne fissa le norme di svolgimento, le regole e l’ordine del giorno.

Il Congresso straordinario può essere convocato dal Comitato Centrale con la maggioranza dei tre quarti dei suoi componenti.

5.B – Comitato centrale

Il Comitato Centrale applica tutte le direttive uscite dal Congresso nazionale.

Il Comitato Centrale monitora e vigila sull’attuazione della linea teorica, ideologica, politica e organizzativa del partito, delle sue organizzazioni a tutti i livelli, e controlla l’attività finanziaria ed economica del partito stesso.

Il Comitato Centrale è il tutore, il protettore, del marxismo-leninismo nel partito contro qualsiasi forma di trotskismo, di revisionismo e di opportunismo.

Il Comitato Centrale è convocato dall’Ufficio politico. Il numero dei componenti del Comitato Centrale è deciso al Congresso nazionale.

Il Comitato Centrale elegge il nuovo Ufficio politico e il nuovo Ufficio organizzativo, decidendone la composizione. Altresì, il Comitato Centrale elegge i direttori degli organi del partito, costituisce commissioni necessarie per lo svolgimento del lavoro teorico, politico e organizzativo del partito. Il Comitato centrale insieme al Segretario generale possono eleggere, se ritenuto opportuno, i membri della Segreteria generale del partito tra i membri dell’Ufficio politico.

5.C – Ufficio politico

L’ufficio politico applica e monitora nello specifico la linea politica del partito a tutti i livelli. In particolare, l’Ufficio politico determina le azioni per l’attuazione del programma politico. 

Fra una sessione del Comitato Centrale e l’altra, l’Ufficio politico esercita le funzioni e i poteri del Comitato Centrale. Il Segretario generale è membro di fatto dell’Ufficio politico.

5.D – Ufficio organizzativo

L’ufficio organizzativo applica e monitora nello specifico la linea organizzativa del partito a tutti i livelli. In particolare, l’Ufficio organizzativo coordina e determina le azioni per la crescita organizzativa del partito. 

5.E – Segreteria generale

La Segreteria generale coadiuva il Segretario generale con funzioni esecutive. Fra una sessione dell’Ufficio politico e l’altro, la Segreteria generale esercita le funzioni e i poteri dell’Ufficio politico. Nell’ambito della Segreteria generale, il Segretario generale può proporre al massimo due Vicesegretari che svolgono funzioni delegate. Il Segretario può proporre, motivandola, la sostituzione o l’integrazione di uno o più componenti la Segreteria.

5.F – Segretario generale

Il Segretario guida il partito e ne esprime e rappresenta l’indirizzo teorico, politico e organizzativo.

Il Segretario generale di Convergenza Socialista prepara, presiede e coordina le sessioni e i lavori del Comitato Centrale, dell’Ufficio politico, dell’Ufficio organizzativo, della Segreteria generale. Il Segretario generale è il rappresentante ufficiale del partito dentro e fuori il Paese.

Al Segretario generale spetta l’attuazione delle linee generali e dei programmi politici, il raggiungimento di accordi ed alleanze, la cura dei rapporti con istituzioni nazionali ed internazionali.

Egli ha il compito di svolgere tutti gli atti a contenuto non economico, non patrimoniale e non finanziario, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, lo svolgimento di operazioni connesse a tornate elettorali, incluso il deposito del simbolo del partito, di cui egli ha la custodia, e la delega dei rappresentanti delle liste.

In caso di impedimento o di dimissioni del Segretario politico, il Comitato centrale convoca il Congresso nazionale.

5.G – Tesoriere nazionale

Il Tesoriere, nel rispetto del principio di economicità della gestione ed assicurando l’equilibrio finanziario, cura l’organizzazione amministrativa, patrimoniale e contabile del partito ed è preposto allo svolgimento di tutte le attività di rilevanza economica, patrimoniale e finanziaria.

Il Tesoriere nazionale ha la rappresentanza legale e giudiziale attiva e passiva del partito per tutti gli atti inerenti alle proprie funzioni.

Il Tesoriere può essere coadiuvato da un comitato, formato da massimo 3 componenti compreso il Tesoriere che lo presiede, nominato dal Comitato Centrale.

Nell’ipotesi in cui, per qualsiasi causa, il Tesoriere cessi dalla carica prima del termine, il Segretario nomina un nuovo Tesoriere che rimane in carica fino alla successiva convocazione del Consiglio nazionale.

Il Tesoriere nazionale:

  • redige i bilanci preventivi e consuntivi elaborati in modo analitico e documentati;
  • gestisce, insieme al comitato che presiede, il tesseramento;
  • gestisce, insieme al comitato che presiede, il libro degli iscritti;
  • rende conto semestralmente al Comitato Centrale della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del partito;
  • è responsabile della gestione del trattamento dei dati personali.

Annualmente il Tesoriere nazionale provvede alla redazione del bilancio consuntivo del partito, composto dallo stato patrimoniale e dal conto economico, corredato da una relazione sulla gestione. Nella redazione di tali documenti si applicano, in quanto compatibili, le norme dettate dal Codice civile per il bilancio e la relazione sulla gestione della società. Il bilancio consuntivo è approvato dalla Direzione nazionale entro il 31 maggio.

Articolo 6 - IL PATRIMONIO

Il patrimonio è costituito da:

  • eventuali beni mobili ed immobili che diverranno di proprietà del partito;
  • eventuali fondi di riserva, costituiti con le eccedenze del bilancio;
  • eventuali erogazioni, donazioni o lasciti di privati o di Enti Pubblici;

Le entrate del partito sono costituite:

  • dalle quote sociali e autofinanziamento;
  • dal ricavato dall'organizzazione delle iniziative ed attività sociali;
  • da ogni altra entrata che concorra ad incrementare l'attività sociale.

Il rendiconto preventivo è il documento finanziario che riassume l’attività di movimento e costituzione di cassa che vengono determinati in previsione, per l’attività economica del partito con la specifica e consistenza dei fondi pervenuti a seguito di raccolta pubblica ed occasionalmente anche mediante offerte di beni e servizi, che siano corrisposti in concomitanza di manifestazioni e similari comunque in ottemperanza di quanto disposto dal D.lgs.460/97. Esso è approvato dalla Direzione nazionale.

Tutte le organizzazioni, le strutture del partito, dai militanti ai Centri locali e Comitati ad ogni livello, sono responsabili civilmente e penalmente di quanto operato ed intrapreso a norma delle vigenti leggi, ma programmato e posto in essere in deroga a quanto stabilito dal Comitato Centrale. Ciascuna struttura organizzativa risponde esclusivamente degli atti e dei rapporti giuridici da essa realizzati ed in quanto diretti esecutori, indipendentemente da quelli compiuti dalle altre articolazioni. Ciascuna struttura, ciascuna organizzazione del partito non è responsabile per gli atti compiuti dalle altre strutture.

Articolo 7 - IL SIMBOLO

Il simbolo di Convergenza Socialista è costituito da un quadrato (o cerchio) a sfondo azzurro, con al centro la lettera C e la lettera S, entrambi in bianco, e nel mezzo due simboli: una rosa bianca sopra una stella rossa. In basso, il nome del partito “Convergenza Socialista” in bianco. (Allegato A e B)

Programma politico di Convergenza Socialista

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Prima le operaie e gli operai, le lavoratrici e i lavoratori salariati: verso il Socialismo

L’obiettivo primario è arrivare alla società socialista e allo Stato socialista. In questa fase, all’interno della società capitalistica e dello Stato capitalistico, è necessario usare la tattica e le proposte di programma per supportare lavoratrici e lavoratori, poiché la classe operaia, lavoratrice salariata è una classe sociale che sale.

Quali sono gli interessi delle operaie e degli operai? E, di conseguenza, quali sono i punti di programma immediati che accolgono gli interessi materiali della classe operaia?

Programma immediato del partito. I lavoratori richiedono:

  • Aumento sostenuto del salario, dello stipendio, della retribuzione netta;
  • Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario iniziando dalle 30 ore settimanali;  
  • Azzeramento della disparità salariale a parità di mansione lavorativa/monte ore;
  • Riduzione dell’età pensionabile - a 60 anni per operaie e operai.

Questo è il programma immediato del partito della Convergenza Socialista che risponde a necessità, richieste immediate delle lavoratrici e dei lavoratori.

Al programma immediato, segue il nostro programma minimo, sempre nell’interesse materiale della classe operaia, lavoratrice salariata.

Programma minimo del partito. I lavoratori richiedono:

  • La cassa integrazione deve essere garantita a tutte le lavoratrici e i lavoratori in difficoltà;
  • Nessun lavoratore deve rimanere fuori dal lavoro poiché una lavoratrice oppure un lavoratore licenziato significa mettere in grave difficoltà una intera famiglia;
  • Le lavoratrici e i lavoratori salariati, le operaie e gli operai devono essere parte fondamentale della gestione aziendale;
  • Sosteniamo concretamente lavoratrici e lavoratori puntando su tutti gli strumenti che lo Stato deve garantire gratuitamente proprio per evitare periodi di disoccupazione: istruzione, formazione di base, inserimento al lavoro, riqualificazione;
  • Abolizione della Fornero e aumento sostanziale della pensione;
  • Elaborazione di un piano industriale quinquennale ecologicamente compatibile;
  • Togliamo dalle mani dei privati, dei padroni tutto quello che è di pubblica utilità: il sistema bancario, la grande industria, le risorse naturali, beni e servizi di base: sanità, istruzione, elettricità, gas, acqua, ambiente, ecc;
  • Equiparazione dei salari/stipendi dei parlamentari e di qualsiasi funzionario delle istituzioni rappresentative al salario medio della classe operaia.

Tutto ciò rimane necessario sino a quando saremo incatenati nei rapporti sociali di produzione capitalistici. Ma il nostro obiettivo strategico rimane il socialismo, ovvero rapporti sociali di produzione basati sulla proprietà comune dei mezzi di produzione. Il programma massimo, quindi.

Programma massimo del partito. Gli operai, i lavoratori salariati devono lavorare verso i seguenti punti con la guida del partito, avanguardia della classe operaia:

  • Rivoluzione socialista;
  • Presa del potere politico da parte della classe operaia;
  • Instaurazione della dittatura del proletariato per la costruzione economica del socialismo;
  • Avere l’obiettivo del raggiungimento della società senza classi sociali.

 

Sintesi dei punti di programma

  • Uscita dall’Unione Europea delle banche e della finanza
    • Azzerare i trattati europei
    • Cancellare il Fiscal Compact
  • Uscita dalla NATO - Azzeramento internazionale della NATO
  • Intesa economico-politica con i Paesi socialisti oppure in transizione verso il socialismo
  • Abolizione universale della prostituzione
  • Abolizione della GpA
  • Azzeramento della disparità salariale a parità di mansione lavorativa/monte ore
    • principio della parità salariale (salario base, indennità, ecc)
  • Abolizione dei paradisi fiscali e della centralità della finanza
  • Stop al TTIP
  • Togliere dalle mani dei privati tutto quello che è di pubblica utilità
    •  il sistema bancario, la grande industria, le risorse naturali, beni e servizi di base: sanità, istruzione, elettricità, gas, acqua, ambiente, ecc
  • Definizione di un piano industriale quinquennale ecologicamente compatibile
    • Introdurre lavoratrici e lavoratori alla gestione delle aziende statali  
  • La politica monetaria deve essere totalmente in mano pubblica
  • Incentivare l’Industria 4.0
    • liberazione dal lavoro/liberazione del lavoro e socializzazione dei mezzi di produzione e distribuzione della ricchezza
  • Patrimoniale sulle grandi ricchezze
  • Riduzione sostenuta dell’IVA
  • Per sostenere concretamente le lavoratrici e i lavoratori puntiamo su tutti gli strumenti che tutelino il ciclo lavorativo, a carico dello Stato
    • istruzione, formazione di base, inserimento, aggiornamento professionale, formazione continua, riqualificazione
    • valorizzazione del lavoro finalizzato ai bisogni della lavoratrice e del lavoratore
      • sanità
      • assistenza sociale/familiare
      • previdenza
      • attività motoria per la famiglia
    • investimenti nelle nuove tecnologie e nell’innovazione
  • Riduzione del tempo di lavoro a parità di salario: iniziando dalle 30 ore settimanali subito con l’obiettivo delle 20 ore settimanali a parità di salario
    • promuovere forme di conciliazione della vita lavorativa e familiare tramite organizzazione telematica del lavoro (smartwork e telework), come nuove forme ordinarie di lavoro
    • produttività del lavoro deve seguire esigenze sociali, non privatistiche
    • aumento sostenuto della retribuzione minima salariale netta
  • Lo Stato, seppur capitalistico, deve garantire la copertura dei “buchi lavorativi” dovuti a contratti non continuativi cui soggiacciono i lavoratori
    • pensione minima parametrata sul livello di povertà assoluta
    • pensione massima fissata come multiplo della minima
      • Tutti i contributi ulteriori vengono girati per garantire le pensioni minime
  • Reintroduzione dell’Art. 18 e nuovo Statuto dei Lavoratori
    • per massimizzare, nella fase della società capitalistica, i diritti di lavoratrici e lavoratori
  • Riduzione dell’età pensionabile
  • Sistema sanitario completamente pubblico ed efficiente
  • Riqualificazione, manutenzione e rimessa a disposizione di abitazioni popolari
    • con eventuali investimenti di costruzione degli alloggi dequalificati e sfitti del patrimonio immobiliare dei concessionari per le case popolari. Tali alloggi, devono essere messi a disposizione del sociale
  • Azzeramento delle tariffe dei servizi essenziali per lavoratrici e lavoratori
  • Riqualificazione e riorganizzazione sociale e culturale delle periferie delle nostre città
    • con la creazione di settori di supporto efficenti per servizi alla persona ed organizzazione della cultura e degli eventi
  • Creazione delle “Case della Salute” con inglobamento dei servizi ambulatoriali di territorio
    • tali case debbono poter intervenire in modo fattivo sui settori più “economicamente onerosi” quali le cure dentistiche, la rieducazione e la prevenzione fisioterapica, l'assistenza agli anziani ed ai disabili presso le loro abitazioni, assistenza ed accompagnamento dei malati psichici, salute pubblica
  • Riqualificazione e messa in sicurezza dei territori
    • con salvaguardia e tutela dell'ambiente, del paesaggio e dei beni culturali presenti sul territorio con valorizzazione del suddetto patrimonio storico ed architettonico
  • Valorizzazione del kilometro zero e della distribuzione locale, con creazioni di “case del cibo”
    • che vadano ad agglomerare ed unificare i servizi di assistenza in una struttura che parta dalle esigenze reali e non dalla dichiarazione di tali esigenze, con un contatto diretto con le strutture sociali e gli assessorati che si occupano dei servizi alla persona
  • Creazione di orti sociali
    • finalizzati anche alla distibuzione “fuori mercato” di beni di prima necessità
  • Valorizzazione delle capacità intrinseche del territorio
    • con case editrici letterarie e musicali cooperative, valorizzazione delle capacità artigianali e delle valenze artistiche figurative e cinematografiche, creazioni di “mercati d'alternativa” che sfuggano alle leggi di un mercato funzionale unicamente al profitto per lavorare sui bisogni e sulle qualità
  • Sistema scolastico completamente pubblico ed efficiente
  • Rafforzare con risorse ed investimenti la ricerca scientifica e il ruolo delle università
  • Rilancio della cultura diffusa
    • liberando i comuni dai laccioli che impediscono una reale funzione di stimolo
  • Reintroduzione nella scuola dell'educazione civica

 

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